NON SENTIRAI PIU' "OVER THE RAINBOW" ALLO STESSO MODO

(brano interpretato da Judy Garldand per il film Il mago di OZ, musica di Harold Arlen, testo E.Y. Harburg, 1939)




Il compositore Rob Kapilow cerca di scoprire "cosa rende la canzone Over the rainbow" un classico senza tempo?"


Kapilow va a fondo per interpretare le emozioni e il sottotesto del brano per "spiegare perchè amiamo la storia d'amore di una ragazza colta da desideri contrastanti, del ritorno a casa e dell'avventura".

"La canzone inizia con un grande salto nell'estensione tonale. E' un salto di un'ottava intera. Un tale intervallo è piuttosto inusuale per una canzone popolare. I produttori erano infatti preoccupati di non riuscire a vendere il brano dato che questo salto tonale sarebbe stato troppo difficile da cantare".


"Ora, questo intervallo non è solo ampio musicalmente. E' un salto che collega due mondi differenti. La prima nota è bassa e si produce usando una voce di petto. E' la realtà problematica di Dorothy, è l'aridità del Kansas, senza fiori. E' il bianco e nero dell'inizio del film.

"Dunque, questo è il Kansas. La nota più alta invece è più eterea. E' come ci fosse qualcosa da cui lei vuole scappare. E' OZ, aldilà dell'arcobaleno."

"Così queste due note iniziali, Kansas e OZ, diventeranno la chiave su cui si sviluppa tutto il brano ma non si potrà comprendere il loro significato compiuto fino alle ultime note della canzone."