Il Disturbo da Attacchi di Panico si colloca in un quadro ansioso più generale e porta a forti vissuti di perdita di controllo che spesso si accompagnano a tremori, tachicardia, sudorazione, senso di soffocamento. Tante emozioni si propongono in modo travolgente. Una fra tutte è la paura.
L’evitamento fobico, l’ansia anticipatoria e il comportamento di ricerca di aiuto si accompagnano all’attacco di panico e sono delle risposte secondarie che si innescano successivamente all’esperienza di diversi attacchi di panico.
Già Freud nel 1925  fornisce una prima descrizione del ruolo giocato dal panico nel comportamento di evitamento fobico; in questa prospettiva il panico nasce per mobilizzare le difese contro pulsioni interne o contro minacce esterne.
Le cause del Disturbo di Panico andrebbero sempre ricercate nelle vicende personali e familiari, non dando per scontato che queste manifestazioni stiano in un dominio fuori portata e che non possano essere comprese. Tale è la forza con cui si propongono che inizialmente appaiono come “dal nulla” (“out of the blue”) in modo inaspettato.  Un attacco di panico inaspettato rappresenta un ostacolo imprevisto, ma non significa che non si possa imparare a comprenderlo, anticiparlo e gestirlo in modo che non limiti in modo massiccio la vita di una persona.
Secondo Wolfe (2005) la prospettiva che permette di leggere meglio questo disturbo deve tenere conto del significato che viene a ricoprire per la persona in base alla fase del ciclo di vita in cui si trova.


"Ad esempio, il significato del panico e dell’ansia sarà differente per una giovane donna che ha un attacco di panico quando viene lasciata dal fidanzato o per una donna sui quarant’anni con attacchi di panico legati all’ennesima relazione che non ha avuto buon fine. La prima può aver paura di essere non amabile, mentre la seconda può aver paura di passare il resto della sua vita da sola. Entrambe le donne hanno attacchi di panico legati ad un forte senso di solitudine, ma le differenze nelle loro storie di sviluppo e di conseguenza nel modo in cui costruiscono il significato della perdita avrà differenti implicazioni nel trattamento .
Se la terapia si focalizza esclusivamente sui sintomi senza prendere in considerazione le tematiche sottostanti che sembrano averli generati  queste resteranno irrisolte". (ibidem)



  • Inibizione, sintomo e angoscia (Freud, 1925)
  • Understanding and treating anxiety disorders (Wolfe, 2005)