IL PAZIENTE CON DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO: STARRING JACK NICHOLSON

 

E' nel film Qualcosa è cambiato del 1997 che il protagonista Melvin, interpretato da un iconico Jack Nicholson, incarna le ossessioni e le conseguenti compulsioni ritualizzate di una persona che si muove in questo quadro sintomatico. Con grande charme Nicholson si districa tra le pieghe della sofferenza psicologica portandone in scena i tratti più disarmonici, con un talento che brilla come in Shining o in Qualcuno volò sul nido del cuculo.

Melvin è un uomo di mezza età, senza più speranze né gioie. La sua vita è intrappolata in un susseguirsi di azioni che mirano a mantenere il controllo sull'ambiente che lo circonda.

Per eludere la paura di perdere il controllo e in linea con un efficientismo parossistico, Melvin conta. Il mondo dei numeri lo rassicura e lo rafforza permettendogli di esercitare un controllo tanto meticoloso quanto inutile: la luce viene spenta e accesa contando fino a sei, la porta chiusa e aperta ripetendo il gesto in modo automatico e le piastrelle non sono solo una superficie su cui camminare. Occorre percorrerle senza pestare le righe, si cammina solo seguendo un certo criterio per essere sicuri di arrivare a destinazione.

La sua casa è diventata una fortezza, a cui gli altri difficilmente hanno accesso.

L'elemento imprevedibile non è accettato, ma anzi combattuto e respinto, in quanto rappresenta una sfida agli ideali di ordine, controllo e pulizia. Melvin reagisce agli imprevisti con una forte attivazione rabbiosa e ansiosa.

Ma gli elementi di imprevedibilità non possono essere del tutto eliminati dalla vita, anzi, lo aspettano proprio appena al di là della porta del suo appartamento.

Un giorno bussano proprio a lui, e in modo riluttante lui gli apre: è il suo vicino Simon.

Gay, belloccio, sconvolto da un’aggressione nel suo appartamento. E’ l'esatto opposto rispetto a Melvin. Ma è proprio lui ad avere bisogno del suo aiuto. Simon è solo, dolorante, con un braccio rotto quando il suo affida a Melvin il suo amato cane Verdell.

Inestimabile ponte nelle relazioni, Verdell sedurrà il nostro Melvin, al punto da volerlo comprare subdolamente e prendere il posto nel suo cuore canino, scalzando il legittimo proprietario.

Il viaggio in cui Simon coinvolgerà Melvin sarà per il primo un ritorno alle origini, momento di svincolo e passaggio all'età adulta, in cui supererà la vergogna per la propria identità; per Melvin rappresenterà un momento di messa in gioco e di sfida agli schemi disfunzionali in cui è stato a lungo preso e l’occasione buona per far colpo su Carol.

Nella scena clou del film Melvin, dopo molti tentativi maldestri e potenzialmente irreparabili, riuscirà a dichiarare il suo amore per Carol, la cameriera di cui è da tempo innamorato.

“Mi fai venire voglia di essere un uomo migliore”. In queste parole, faticosamente dedicate a Carol, riecheggia la risposta alla domanda “Che cos’è l’amore?”, su cui il Melvin scrittore si interroga all’inizio del film, non riuscendo però a trovare una risposta per il baldo protagonista del suo ultimo romanzo.

La spinta vitale che muove il cambiamento condensata in una battuta.