 
    
    L’approccio sistemico-relazionale è uno degli orientamenti più diffusi in psicoterapia, riconosciuto come modello di riferimento formativo dal Ministero dell’Istruzione.
    E’ alla base di terapie familiari, di coppia e anche individuali; l’applicazione dei suoi principi è stata estesa a gruppi di lavoro, scolastici e professionali.
    
    Perché “sistemico”?
Il malessere presentato dalla persona non viene letto esclusivamente come problema dell’individuo, ma come espressione di disagio che affonda i suoi significati nei diversi sistemi di appartenenza, in primis la famiglia sia quella attuale che quella d’origine (prospettiva trigenerazionale).
    
    Perché “relazionale”?
In questo approccio l’attenzione e l’intervento sono focalizzati sulle relazioni interpersonali, attuali e remote, che percorrono la storia individuale e familiare. L’intervento a livello relazionale permette di mettere in luce risorse e vincoli che sono caratteristici dei sistemi di appartenenza. Una riorganizzazione nei comportamenti interpersonali favorisce l’impiego di nuove risorse.
    
    Le tradizioni scientifiche del modello relazionale sistemico risalgono agli anni '50; queste radici si sono sviluppate rinnovandosi e aggiornandosi in una storia di grande e stimolante
    complessità, a cui l’Italia ha dato e continua a dare molti contributi significativi.
    In ambito clinico, proprio in Italia è nata e si è sviluppata una delle più importanti tradizioni di ricerca sistemica, di notorietà e diffusione internazionale: il cosiddetto "Modello della
    Scuola Milanese",  di Selvini-Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Prata.
     
    REFERENCES:
    http://www.stateofmind.it/2012/09/genogramma, URL consultato il
    09/11/2014
    http://www.sippr.it